Servono servizi strutturati con professionisti dedicati in ogni centro di oncoematologia: la proposta di Isheo.

La patologia oncologica è inevitabilmente connessa a stati di sofferenza psichica: solo per citare uno tra i tanti studi a riguardo, una ricerca del 2014 condotta su un campione di 150 soggetti con cancro aveva rilevato che il 40 per cento mostrava livelli subclinici di depressione, mentre il 32 per cento arrivava a punteggi indicativi di depressione clinica. 

Bridge The Gap per l’oncoematologia

Sono temi di cui si parla da molto nonostante ancora poco si faccia per dare risposte organiche: ne abbiamo discusso a settembre in occasione del webinar Supporto psicologico per le persone con neoplasie del sangue realizzato in collaborazione con La Lampada di Aladino Ets. Il tema della sofferenza psicologica e del bisogno di un adeguato supporto per i pazienti è infatti cruciale proprio nella malattia oncoematologica, attorno alla quale si sviluppa la campagna Bridge The Gap voluta da Isheo, al cui interno si inseriscono questo e altri webinar dedicati a sviscerare le criticità della gestione di tali patologie.

Le ripercussioni psichiche dei tumori del sangue

Il tumore, specialmente del sangue, ha un impatto che coinvolge la dimensione psicologica, emozionale, sociale e culturale influenzando peraltro anche la qualità di vita dei caregiver: del resto la diagnosi di molte malattie oncoematologiche giunge spesso in momenti di apparente benessere, sconvolgendo la vita di chi la riceve. Come abbiamo sottolineato nel corso del webinar, è quindi venuto il momento di attivare percorsi di supporto psicologico per i pazienti oncoematologici.

La nostra proposta

Ciò che abbiamo in mente sono dunque veri e propri servizi strutturati in ogni centro di ematologia e oncoematologia che prevedano il coinvolgimento di uno psicologo, psicoterapeuta o psichiatra in grado di condurre valutazioni e fornire consulti adeguati. Il tutto, includendo anche i caregiver in particolare nel caso di pazienti pediatrici: del resto in una review del 2010 condotta su un campione di quasi 20mila caregiver familiari era emerso come questi vivano frequentemente stati di depressione, stanchezza, ansia, incertezza, paura ma anche ricadute psicofisiche come insonnia e perdita di peso. I servizi di psiconcologia che immagino devono essere gratuiti, parte dunque delle cure erogate, equamente diffusi sul territorio nazionale e non più vicariati da associazioni pazienti o altri enti, come spesso accade oggi, che inevitabilmente non riescono a soddisfare tutta la domanda necessaria in maniera strutturata.

Supporto psicologico in oncologia: la situazione italiana

Ancora oggi, infatti, la situazione è molto lontana da quanto auspichiamo. Nonostante l’assistenza psicologica sia entrata a far parte dei LEA a partire dal 2017 e la psicologia ospedaliera faccia parte delle prestazioni sanitarie indispensabili a carico del Sistema sanitario nazionale (qui la norma di riferimento), non sempre la figura dello psiconcologo è garantita in ogni struttura sanitaria.

Le disparità da sanare

È ravvisabile infatti uno squilibrio tra le risorse professionali a disposizione dei dipartimenti di oncologia e il potenziale numero di pazienti che potrebbe avere bisogno del supporto psiconcologico: secondo un’indagine condotta da Psiconcologia.net, infatti, nell’84 per cento dei casi i pazienti riferiscono che la figura dello psiconcologo non è presente in maniera strutturata nel centro in cui sono in cura. Solo il 16 per cento dei rispondenti riferisce una presenza continua del terapista. A questo si aggiungono le notevoli disparità territoriali con alcune regioni che si sono mosse prima di altre: ad esempio il Lazio ha fatto da apripista approvando una legge regionale in tema di psiconcologia, seguita dalla Campania anch’essa con una legge regionale e dalla Puglia dove è in corso una discussione su una proposta di legge.

 

Gli outcome dell’approccio psicologico

Poche risorse, scarsa organizzazione e poca consapevolezza dell’utilità della psiconcologia, i cui outcome sono però orami acclarati: esiste infatti un’ampia letteratura a supporto della validità degli approcci psicologici e psichiatrici nel controllo delle implicazioni psichiche e relazionali della malattia oncologica e oncoematologica. Il supporto psicologico e psichiatrico ha infatti un impatto positivo in termini di miglioramento della qualità di vita dei pazienti e dei caregiver, sollievo dai sintomi psicopatologici e persino di migliore aderenza ai trattamenti oncologici: ad esempio uno studio sul grado di accettazione della chemioterapia adiuvante in pazienti con carcinoma alla mammella ha rilevato che tra le donne con depressione che non hanno richiesto aiuto psicologico solo il 51 per cento ha accettato di sottoporsi a chemioterapia. Un dato che sarebbe potuto essere decisamente più alto se le pazienti fossero state invitate a seguire un percorso di sostegno psiconcologico.

 

Serve un cambiamento culturale

C’è però un aspetto fondamentale, alla base di tutto: un vero cambiamento normativo e organizzativo, a mio avviso, potrà avvenire solo quando sarà cambiato l’approccio al tema della psiconcologia. Occorre infatti iniziare a considerare gli interventi psichiatrici e psicologici in oncologia e oncoematologia al pari di quelli farmacologici diretti contro la malattia, in una visione che concepisca corpo e mente come un tutt’uno. Insomma, le cose cambieranno quando la cura della psiche del paziente oncoematologico sarà percepita da tutti gli attori in gioco come parte integrante del percorso terapeutico.

Chi è Davide Integlia?

Health economist, consulente in scienze della salute e project manager con oltre 15 anni di esperienza, Davide Integlia è uno dei principali promotori in Italia di soluzioni innovative per migliorare l’accesso alla salute.

La sua attività si concentra sull’ideazione e realizzazione di progetti complessi che spaziano dalla ricerca clinica alla farmaco-economia, dalle strategie di market access al
coinvolgimento attivo degli stakeholder del sistema sanitario…

Leggi Vai al acollegamento


Tag & Parole chiave